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Pisa con la sua Torre e la Torta co’ Bischeri

Raccontare emozioni scrivendo questo mio diario, come già detto, è una delle cose che più mi piace fare nei momenti di tranquillità.
Nei mesi scorsi, in cui ho trovato davvero poco tempo per scrivere, oltre al restyling del Blog, ho creato tanti nuovi e stravaganti gusti gelato fino ad arrivare all’apertura della nostra nuova Gelatteria a San Giorgio di Cesena.

Qualche mese fa approfittando di alcuni giorni di relax, mi sono recato con Cristina in Toscana che a mio avviso è una delle regioni più ricche di paesaggi e prodotti tipici.
Proprio per questo motivo, grazie al suggerimento di una carissima signora, siamo partiti per andare in provincia di Pisa alla scoperta di un dolce di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza, ma ve ne parlerò tra poco.

Pisa si sa è una bellissima città, famosa per la sua Torre Pendente (proposta come una delle sette meraviglie del mondo) situata nella stupenda Piazza dei Miracoli, che con la sua Cattedrale e Battistero è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità

Credo di essere stato una delle poche persone che non fosse ancora entrato dentro la Torre e ammetto che la curiosità era davvero tanta.
Appena arrivato davanti all’antico portone ci si rende subito conto di quanto il terreno argilloso ove è posizionata ne abbia compromesso la stabilità, infatti appena si varca la soglia se ne percepisce la pendenza e sembra davvero di essere sopra una giostra.

Sulla sinistra si trova la scalinata a spirale che conduce alle loggette ove sono disposte sette bellissime campane del 1600-1800. Essa è composta da ben 294 gradini che portano a salire ben 8 piani e 56 metri di altezza, da dove si possono scattare meravigliose fotografie.
I gradini in marmo sono letteralmente consumati dalle migliaia di visitatori che ogni anno salgono a fatica le scale, tanto da creare su di essi dei veri solchi, difatti in base alla pendenza ci si sposta tutti sulla stessa traiettoria per tenersi ben stretti alle pareti.
Lungo il percorso di salita e discesa molte persone arrancano in preda alla fatica e giramenti di testa.

Sono davvero tante le curiosità o leggende che ruotano intorno al Duomo e il suo campanile pendente, dai segni delle unghie del diavolo sulla facciata della Cattedrale, alla lampada di Galileo che pare elaborò la legge del pendolo proprio qui, fino ad arrivare alla campana del “traditore”.
Si narra infatti che fin dal Medioevo tra le sette campane (una per ogni nota musicale) ve ne fosse una suonata ogni qualvolta venisse eseguita un’esecuzione per tradimento.
Ancora oggi le campane (a cui è stato dato un nome ciascuna) allietano le giornate dei Pisani prima di ogni messa e allo scandire del mezzogiorno.

A pochi chilometri da Pisa percorrendo strade ampie e comode si arriva a Pontarsecchio, dove dal 1889 ogni anno il 28 di Aprile viene organizzata in occasione del patrono l’Antica fiera del bestiame. Nata come incontro e scambio annuale di prodotti agricoli e animali, tra i tanti il “Mucco pisano” ormai in pericolo di estinzione, è divenuta oggi una delle manifestazioni più note della Toscana.
Regina di questa kermesse è la “Torta co’ Bischeri”, dolce tipico presentato anche al salone Slow Food di Torino che viene preparato secondo un disciplinare ben preciso.

Di tutto questo ce ne ha parlato Sandra, gentilissima pasticcera del centro del paese che ottenne per prima nel suo esercizio il ”Marchio di Qualità“ che ne certifica l’originalità del prodotto.
Questa golosa crostata viene riempita con un impasto al cioccolato, riso cotto, uvetta, pinoli di Pisa, canditi e qualche goccia di liquore.
Buona e sostanziosa venne creata proprio in questo paese per accogliere le centinaia di pellegrini che accorrevano ogni anno in paese durante la festa patronale.

 

Diverse sono le interpretazioni di questo bizzarro nome, la prima spiegazione prevede che la parola “bischeri” sia riferita ai becchi allungati di pasta frolla che ne orlano la torta.
La versione che a me è piaciuta di più è proprio quella goliardica alla Toscana, ove la forma allungata ricorderebbe appunto il “bischero” prendendo così in giro il “becco”, ovvero il marito con le corna.

Il bello del nostro bel Paese è proprio questo: trovare in ogni angolo storie e aneddoti, persone e dolci buonissimi.
Tranquilli, in questi giorni vi daremo la ricetta sulla nostra pagina di Facebook e nel frattempo vi invitiamo ad assaggiarla in Caffelatteria durante la colazione o merenda di questo weekend, e in versione speciale trasformata in Gelato nelle nostre Gelatterie.

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