Il mondo delle api mi ha affascinato e incuriosito sin da bambino, con quel loro fare laborioso sono da sempre preziose alleate dell’uomo. Ci donano miele, pappa reale, polline, propoli e cera, ma contribuiscono alla vita stessa del pianeta essendo responsabili dell’impollinazione di centinaia di specie di piante. Sono da sempre simbolo dell’operosità e forse non tutti sanno che sono anche un indicatore biologico della qualità dell’ambiente.
La bella notizia è che nonostante le tante difficoltà degli anni passati, le api stanno tornando piano piano a popolare le città, in Italia come nelle grandi città europee si sta sperimentando l’apicoltura urbana, tanto da arrivare alle 15.000 arnie censite a Berlino di cui diverse sul tetto del parlamento tedesco, passando da Londra fino ad arrivare a Bolzano, dove sul tetto dell’università e dell’Istituto Salesiano vi si trovano numerose arnie utilizzate da apicoltori, studenti e ricercatori. Cesena, la mia città, è stata inserita in un importante “Progetto Europeo di Apicoltura Urbana” grazie alla collaborazione con l’Istituto Lugaresi di Cesena.
L’istituto Lugaresi di Cesena affonda le sue radici nel lontano 1881, quando il Canonico Giuseppe Lugaresi decide di aprire la sua casa in sobborgo S. Rocco per accogliere i ragazzi di strada dei quartieri S. Rocco e S. Domenico. Le attività di supporto scolastico, formative ed educative proposte dal Canonico in breve tempo videro la partecipazione sempre più numerosa di bambini e ragazzi e fu necessario occupare gran parte dei terreni adiacenti alla casa per potenziare le attività ricreative ed educative. In pochi anni l’oratorio assunse dimensioni tali da diventare un vero e proprio Istituto, in cui sono sorti anche laboratori professionali di arti e mestieri. Dal 1920 con l’insediamento dei Padri Giuseppini del Murialdo fiorirono le attività dell’Istituto con il suo cinema, la scuola professionale, le attività sportive e ricreative oltre al gruppo scout.
Nel 2011 arrivò al Lugaresi Padre Rigoni e il caso volle che dopo qualche giorno uno sciame di api si depositò sotto il loggiato interno dell’ Istituto, vennero raccolte e messe a dimora nella prima arnia di quello che divenne poi nel 2018 il progetto “Beecity”.
ll progetto Bcity è nato con l’obiettivo di rendere Cesena una città “amica delle api” con un progetto di sensibilizzazione e un vero corso sull’apicoltura sostenuta dal Comune di Cesena, frequentato anche dal nostro Chef di laboratorio Francesco Danesi.
Francesco dopo le giornate di corso mi raccontava entusiasta di come sia strutturata la vita dentro un’alveare che può ospitare in media 60.000 api ed in casi eccezionali questo numero arriva ad ospitarne quasi il doppio (quanto la popolazione di Cesena) producendo fino a 30 kg di miele all’anno.
All’interno vi è una sola Regina e tutte le api operaie sono al suo servizio. La vita delle operaie è di circa un mese (ne nascono circa 600.000 ogni alveare all’anno) e si nutrono per tutto il tempo di nettare, polline e miele. La Regina invece, madre di tutte le api della colonia, viene nutrita con la “pappa reale”, un alimento esclusivo che le permette di vivere diversi anni.
Ospitare sotto al portico della Gelatteria di via Savio gli “Amici del Lugaresi” e vedere tutti i bambini incuriositi attorno ad un favo colmo di miele, assaggiarlo curiosi col dito come ha fatto Irene e smielarlo fino a stenderlo sul pane, ha fatto tornare tutti un po’ bambini.
Proprio da qui vogliamo ripartire, dalle cose semplici, dalle arnie che curerò insieme a Francesco lassù al “Podere Leoni”, ricavandone il miele per il nostro gelato, per preparare una sana merenda come quella di martedi 5 Giugno, non a caso “Giornata mondiale dell’Ambiente”.
Da questa merenda abbiamo creato il nuovo gelato del weekend “Pane Burro e Miele”, con il burro della Centrale del Latte di Cesena, il pane della Caffelatteria e il miele di Francesco.